Non è certo una lettura da ombrellone, quella che suggeriamo, ma è determinante; perciò sistematevi dove volete, armatevi di matita per prendere appunti, che alla fine costelleranno il libro, e in fondo arriverete senza riuscire a staccarvi dalle 447 pagine, perché I padroni del caos di Renato Cristin (editore Liberilibri) risveglia la coscienza, apre la mente e scalda il cuore, una riga dopo l'altra senza soluzione di continuità.
Leggi tutto: Reagire ai padroni del caos o morire poveri ma buonisti
Politica, società, economia, morale, Chiesa: qualunque sia l’ambito al quale guardiamo, oggi facilmente prevale in noi il senso di disorientamento. L’impressione generale è che non solo manchino certezze alle quali agganciarsi e punti di riferimento utilizzabili per attribuire senso all’esistere, ma che qualcuno, da qualche parte, stia lavorando alacremente perché certezze e punti di riferimento siano sempre meno individuabili e utilizzabili.
Leggi tutto: I padroni del caos e la riscoperta dell’identità
Articolo di Renato Cristin per © La Verità, 19 aprile 2018
Tanti scordano che nella crisi siriana è in ballo l’esistenza stessa di Israele
Stati Uniti o Russia? La crisi siriana da una nuova prospettiva. Quali sono realmente gli interessi nazionali italiani? Non quelli che ci vuol imporre l’Unione Europea, ma nemmeno quelli della Russia. La difesa di Israele rientra fra gli interessi dell’Italia, perché per gli europei quella difesa è un’obbligazione storica e morale. Attenzione che il positivo “spirito di Pratica di Mare” non diventi un nuovo spirito di Monaco 1938.
Con il saggio “I padroni del caos” (Liberilibri) il docente universitario triestino indaga con una rigorosa metodologia filosofica tutte le facce della decostruzione della civiltà europea e occidentale. E propone un paradigma liberalconservatore
Avevamo incontrato Renato Cristin nella nostra recensione all’edizione italiana deL’antirazzismo come terrore letterario (Liberilibri, Macerata, 2016, pp. XL-44, € 15,00) di Richard Millet. In quel caso ne aveva curato la pubblicazione. Non solo. La sua Prefazione al testo del noto pensatore francese (A partire da Richard Millet, colpevole di scrivere) consisteva in un ampio, prezioso contributo personale.
Leggi tutto: Renato Cristin spiega la grande macchina globalista
“HANNO RECISO LE RADICI DELL’EUROPA, SIAMO PASSATI DAL COSMO AL CAOS”: DIALOGO CON RENATO CRISTIN
Il problema è sempre quello. Capire cosa sta accadendo. Io faccio la parte della bella lavanderina, che ignora tutto tranne di essere al mondo: non mi fido di chi ha risposte impanate nell’ideologia; non sopporto chi semplifica il problema in un claim pubblicitario, tipo ‘sovranisti vs. globalisti’. Ora. Renato Cristin è professore di Ermeneutica filosofica all’Università degli Studi di Trieste, è, tra l’altro, un raffinato esegeta di Husserl, e per Donzelli, nel 2001, ha firmato un saggio a suo modo profetico, La rinascita dell’Europa, in cui ci si poneva la domanda – da allora ripetuta fino alla follia – “che cosa vuol dire, oggi, essere europei?”.
Testo di Elena Cattaneo - Che ci fa una scienziata tra i volontari a caccia dei resti dei nostri caduti dal Po al fronte russo? - È quello che accadde allora a definire, oggi, chi siamo, dice la senatrice. Che lancia un appello. Contro l’oblio.
Leggi tutto: Scavando nel passato ho trovato l’Italia migliore
Stalin è meglio delle Br - Lui uccideva comunisti, Loro solo brava gente
Di Vittorio Feltri - Libero 18/3/18
Le commemorazioni di Aldo Moro, sulle tivù e sui giornali, ci hanno stordito per alcune serate con affermazioni che non le salta un cavallo. Coloro che si sono occupati della remota tragedia del presidente democristiano sono tutti di estrazione sessantottina e non ce n’è stato uno il quale non abbia trattato gli assassini come sub-eroi o almeno come gente seria, rivoluzionaria e non criminale. Sono stati intervistati con rispetto, talora ammirazione. Ai brigatisti è stato porto cortesemente il microfono consentendo loro di discettare di terrorismo quasi che sparare agli avversari politici fosse una attività meritoria.
Una catastrofe per l'umanità - L’Unione sovietica ha rimodellato la natura umana, scatenato il caos intellettuale e lasciato dietro di sé un grande raccolto di dolore. Scrive il Wall Street Journal (6/11)
Cento anni fa i bolscevichi presero il Palazzo d’Inverno a San Pietroburgo dando inizio “a una serie di eventi che avrebbero portato alla morte di milioni di persone e avrebbero inflitto una ferita quasi fatale alla civiltà occidentale”, scrive David Satter sul Wall Street Journal. I rivoluzionari riuscirono a occupare le stazioni, gli uffici postali e i telegrafi mentre la città dormiva e, quando i cittadini si svegliarono, trovarono il loro universo capovolto. I bolscevichi dicevano di voler abolire la proprietà privata, ma il vero obiettivo era spirituale: trasformare l’ideologia marxista-leninista in realtà. Per la prima volta si posero le basi per uno stato esplicitamente ateo e quindi incompatibile con i valori su cui si fondava la civiltà occidentale per la quale stato e società erano sovrastati da un potere superiore.
Leggi tutto: Cento anni di comunismo e cento milioni di morti
- Buonanotte Signor Lenin
- Cina: addio a Liu Xiaobo l’eroe di Tiananmen
- Progressisti contro il progresso
- Quando i comunisti mangiavano oloturie
- Se muore l'uomo europeo
- Comunisti Italiani vittime dello stalinismo: Roberto Anderson
- 5 marzo 1953 - Morte di Stalin - Bach alla radio
- Storia del gulag di Karaganda e della minoranza italiana
- Persecuzioni comuniste a danno dei cani e cavalli
- Studenti universitari americani per Castro
- La vera storia di Cuba è quella dei perseguitati dal regime
- Fidel, il Líder Maximo che ha perseguitato i cristiani finché ha potuto
- E morto il dittatore comunista Fidel Castro
- Medici cubani: merce di scambio
- Medici cubani alla fame
- Venezuela: "la rivoluzione ci affama"
- Lo scambio: Cermis vs terrorista comunista Silvia Baraldini
- Non la religione, ma il comunismo marxista fu il vero “oppio dei popoli”
- 1937 Stalin scatena il Grande Terrore
- Al lavoro nei gulag comunisti con 50 gradi sotto zero
Foibe Conteggio articoli: 13
Le foibe: anche un gran numero di italiani sono stati vittime della violenza comunista. I partigiani di Tito, e molti partigiani comunisti italiani si sono macchiati di azioni raccapriccianti: deportazioni, uccisioni gratuite, torture, e atti di sadismo hanno contraddistinto molte azioni della "resistenza" nelle zone di confine. Secondo le stime più attendibili sono oltre 10.000 gli italiani vittime delle azioni dei comunisti in Friuli e in Jugoslavia.