
Laureatasi in psicopedagogia e storia, diviene ricercatrice universitaria, si sposa con un dirigente del partito comunista sovietico, cui si iscrive nel 1932. Dopo l'assassinio di Sergej Kirov nel 1934, viene espulsa dal partito insieme a tantissimi intellettuali, e nel 1937 è arrestata con l'accusa di trotskismo e terrorismo. Dopo un processo durato 7 minuti viene condannata a dieci anni, di cui passa i primi due in isolamento.


PARLA TOFFANIN, IL " GARIBALDINO " SQUADRISTA DI TITO RESPONSABILE DELLA STRAGE DI PORZUS NEL 1945: FURONO ASSASSINATI 22 PARTIGIANI BIANCHI - "Io, pensionato delle Foibe, non mi pento" Fece uccidere anche il fratello di Pasolini, una morte che imbarazza la sinistra [Le foibe: una "pulizia etnica" dimenticata].
Leggi tutto: Toffanin, pensionato delle foibe che non si pente

Alcune pagine dello splendido libro "In Siberia" dello scrittore di viaggi Colin Thubron che raccontano la realtà e il passato del "pianeta" Kolyma.
[In viaggio da Jakutsk verso Magadan e la Kolyma] Gli unici altri passeggeri sul mio bimotore Antonov erano tre soldati intabarrati nei cappotti e coi berretti calcati sulle orecchie per proteggersi dal freddo. Sotto di noi scorreva la Lena, gelata da riva a riva, con ancora qualche rivoletto grigio acciaio che serpeggiava tra il ghiaccio.

Lezione di maoismo nelle campagne cinesi: «Il Sogno è una divisa con la stella rossa» - In una delle 150 scuole dedicate al culto del comunismo: la modernità non è arrivata (il calcio sì). Gli istituti come quello di Luannan sono finanziati dalla «nobiltà» di Pechino

Riuscite a immaginare di andare ad Auschwitz e non trovare un solo riferimento a Hitler o il partito nazista? Ebbene, in Russia ogni riferimento a Stalin sta venendo cancellato per volontà del governo russo. Il revisionismo storico dell governo russo, ha eliminato ogni riferimento ai crimini di Stalin dal museo del Gulag Perm-36 situato vicino alla città di Perm, negli Urali.
Leggi tutto: Perm-36: cancellati i riferimenti a Stalin dal museo

Ljudmila Saraskina – docente universitaria in Russia, Danimarca, Polonia e USA, nota studiosa di letteratura, specializzata in particolare su Dostoevskij (1821-1881), di cui è considerata una dei massimi esperti mondiali – ha lavorato per otto anni alla biografia di Aleksandr Isaevič Solženicyn (1918-2008). Ha potuto consultare i materiali del suo archivio privato, utilizzare documenti originali, ha letto l’intera sua opera, ha visitato i suoi luoghi, recandosi anche nel Vermont dove il premio Nobel del 1970 ha vissuto dal 1976 al 1994, lo ha più e più volte intervistato e interpellato. Ne è risultata una monumentale biografia, pubblicata in Russia nel 2008, prima che Solženicyn morisse, tanto che, nonostante si approssimasse ai novant’anni e alla fine del suo tempo, l’ha letta integralmente e approvata (forse l’ultima sua gigantesca impresa).

I modi della propaganda comunista e i metodi seguiti nell'occultamento dei crimini commessi dai comunisti possono essere brevemente sintetizzati nei seguenti punti:
- Comunismo - Nazismo. Due pesi due misure nelle UE
- Bibliografia sul comunismo
- Lo sterminio dei passeri voluto da Mao Tze Tung
- Il trasferimento in mare per Kolyma
- Ritorno a Vorkuta
- L'umanità divorata nell'isola dei cannibali
- Così il Che è diventato il logo del capitalismo
- Aleksandr Solzenicyn
- Anne Applebaum - Interviste TV
- Questo è un uomo nonostante il gulag
- Varlam Shalamov: testimone dell’abisso
- Varlam Šalamov: il dovere della memoria
- Varlam Shalamov
- Perché questo sito?
- Sui delitti di Fidel Castro la sinistra ha girato la testa
- Lenin maestro di Stalin nella pratica del terrore
- How did Stalin become Stalin
- Giampiero Mughini: Arcipelago Gulag
- Il clima culturale per la conoscenza dei Gulag
Foibe Conteggio articoli: 14
Le foibe: anche un gran numero di italiani sono stati vittime della violenza comunista. I partigiani di Tito, e molti partigiani comunisti italiani si sono macchiati di azioni raccapriccianti: deportazioni, uccisioni gratuite, torture, e atti di sadismo hanno contraddistinto molte azioni della "resistenza" nelle zone di confine. Secondo le stime più attendibili sono oltre 10.000 gli italiani vittime delle azioni dei comunisti in Friuli e in Jugoslavia.