Scusate, ma mentre nell’Italietta il partito scomparso dalle urne festeggia la vittoria elettorale e i leader dell’opposizione si rinfacciano le rispettive candidature sbagliate, fuori da qui è avvenuto qualcosina. Per esempio, un discorso alle Nazioni Unite del presidente della più grande democrazia globale, Donald Trump. Un discorso epocale, perché forse mai così esaustivamente quello che i media liberal ci presentano come un improvvisato col parrucchino aveva spiegato la sua visione dell’America, dunque del mondo. E lanciato le sue sfide geopolitiche, che non sono fumosa dottrina, ma urgenze dirimenti, chiariranno se vivremo liberi o a rischio internamento nei laogai cinesi, tanto per dire. Un discorso che i giornaloni hanno nascosto a pagina 23 e i tiggì accennato prima della pubblicità, pare che sia più importante per i nostri destini la probabile depressione di Michelle Obama.
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Per una Norimberga del comunismo. Non è una provocazione fine a se stessa, è una richiesta fatta dal dissidente russo Vladimir Bukovskij prima di morire. Tornano a chiedere con forza una Norimberga del comunismo i partiti del centrodestra, ieri in Senato: un processo alla storia di un crimine con 100 milioni di vittime.
FUGA DALLA DDR di Rino Cammilleri
Leggi tutto: Per una Norimberga del comunismo: l'appello in Senato
Tutto è partito da Renato Cristin, docente di Ermeneutica Filosofica all’Università di Trieste e già direttore dell’Istituto italiano di cultura a Berlino.
“Qualche mese fa – ci racconta – ho ricordato a Vladimir Bukovskij (lo scrittore e dissidente sovietico scomparso a Cambridge lo scorso 27 ottobre, ndr) ciò che mi aveva detto nel 2005 durante un nostro incontro a Berlino. E cioè che bisognava istituire una ‘Norimberga del comunismo’ perché solo così si sarebbero potute sanare le ferite che ancora oggi lacerano le coscienze del mondo occidentale”. Bukovskij lanciò questa idea nel 2007, insieme ad alcuni studiosi e politici dei Paesi Baltici, ma non riuscì a darle una forma operativa.
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L'improvvisa scomparsa di Bukovskij ci lascia una grande tristezza, ma al tempo stesso ci obbliga a proseguire in questa direzione. Stiamo raccogliendo adesioni e il sito nel quale poter leggere l'Appello e poterlo firmare è: https://nuremberg.
Appeal for Nuremberg Trials for Communism
The thirtieth anniversary of the fall of the Berlin Wall presents us with a valuable opportunity. We can not only make a desperately-needed contribution to historical memory, but also develop and support an anti-totalitarian culture, broad-ranging and forward-looking. We take this opportunity to propose the creation of Nuremberg Trials for Communism.
di Alessandro Sallusti
l sindaco di Predappio, Roberto Canali, ha negato a una sua giovane cittadina il contributo pubblico per partecipare a un viaggio di studenti ad Auschwitz: «Fino a che non faranno visite simili anche alle foibe e ai gulag la mia posizione non cambierà», ha detto ai giornalisti che gli chiedevano conto della scelta.
La risoluzione evidenzia la necessità di uno sguardo storico comune dell’Europa a ciò che ora la unisce: il rifiuto di ogni totalitarismo
La risoluzione del Parlamento europeo di giovedì scorso, 19 settembre 2019, che ha sostanzialmente equiparato sul piano storico il nazismo al comunismo, possiede tutte le caratteristiche per diventare uno spartiacque politico-culturale decisivo per l’identità della stessa Unione Europea. Intanto perché è il Parlamento Europeo a essersi espresso su una questione di tale rilevanza, non una qualsiasi Commissione o un Tribunale con giurisdizione incerta. La risoluzione, votata da 535 deputati a favore, 66 contro e 52 astenuti, è un atto politico vero e proprio.
di Renato Cristin 24 aprile 2019
«Ciò che più colpisce gli studiosi che hanno esaminato con attenzione i regimi comunisti non è tanto l’entità e la mostruosità dei crimini commessi, quanto la vastità delle complicità e delle omertà che essi sono sempre riusciti a trovare nei Paesi occidentali».
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Donald Trump istituisce la giornata in ricordo delle vittime del comunismo proprio nel giorno dell'anniversario della rivoluzione bolscevica.
Più chiaro di così non poteva essere: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha deciso di istituire una giornata nazionale in ricordo delle vittime del comunismo. E come data ha scelto proprio il 7 novembre, giorno in cui, nel 1917, i bolscevichi hanno dato il via alla rivoluzione russa.
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