“CHE GUEVARA FU UN COMUNISTA DI MERDA” – FELTRI SPARA ALZO ZERO CONTRO IL RIVOLUZIONARIO CUBANO:" DAL SINDACO DI MILANO AL CORRIERE DELLA SERA, LA BORGHESIA MILANESE LO ESALTA TACENDO IL FATTO CHE NON FU UN EROE MA UN ASSASSINO CHE SPARAVA IN TESTA A GENTE DISARMATA. E IL PERICOLO SECONDO FIANO E IL GOVERNO SAREBBE IL FASCISMO. FATE SCHIFO"
Fidel Castro, il dittatore che ha governato Cuba con un pugno di ferro per quasi sei decenni, è morto da più di tre anni. Sfortunatamente, il suo regime non è morto con lui. L'isola più grande dei Caraibi è ancora sotto il pesante giogo del comunismo.
La vera storia di Cuba è quella dei perseguitati dal regime, non quella che che ci hanno raccontato gli estimatori di Fidel in occidente. Un grande personaggio della sinistra latino americana, Jacobo Timerman – l’ex direttore del giornale La Opinion di Buenos Aires che aveva testimoniato l’inferno dei generali argentini nel suo bellissimo libro “Prigioniero senza nome, cella senza numero” – parlò di “una persuasione che diventa un rifiuto, non so se egoistico o inconsapevole, ad aiutare Cuba, povera, sola, muta, ultima isola stalinista, in un mondo che si è quasi del tutto liberato”.
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Dietro gli incontri ufficiali con i Papi e le strette di mano, Fidel Castro è stato uno spietato tiranno anche con i cristiani.
Roma. L’ultima volta che Fidel Castro ha incontrato il Papa risale a poco più di un anno fa. Era settembre e Francesco, prima di mettere piede negli Stati Uniti, aveva deciso di fare tappa a Cuba. Trenta minuti di colloquio a casa del dittatore in pensione, al termine della messa che era stata celebrata nella piazza della Rivoluzione dell’Avana.
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Fidel Castro (Fidel Alejandro Castro Ruz) nasce il 13 agosto 1926 da un soldato spagnolo che è venuto nell’isola a combattere contro i ribelli, c’è rimasto dopo l’indipendenza ed è diventato latifondista. Sua madre è una cameriera analfabeta, con cui il padre si è messo dopo aver lasciato la legittima consorte e madre dei suoi primi due figli, e che sposerà dopo una vedovanza più presunta che accertata.
A Cuba la Sanità costituisce un’eccellenza (tra i paesi del terzo mondo ndr): è gratuita, qualificata ed esportata in tutto il mondo (in tutto il mondo socialista ndr). Dai primi anni della Rivoluzione i medici di Fidel prestano aiuto negli altri Paesi: nel 1963 erano in Algeria a soccorrere i feriti della guerra d’indipendenza, nel 1986 curavano i bimbi colpiti dalle radiazioni della centrale di Cernobyl.
Cuba (supportata dalla propaganda comunista in occidente) si è sempre vantata di avere uno dei migliori sistemi sanitari al mondo. Questo pero' non ha fermato i medici cubani dal cercare di lasciare l'isola di Fidel, abbandonando la loro carriera e cercando i mezzi di sussistenza in altri settori. Il motivo principale per il quale i medici cubani emigrano in massa è facile da spiegare: mancanza di incentivi. Fare il medico a Cuba è un lavoro molto impegnativo e mal retribuito. A questo si aggiungono le restrizioni e le regolamentazioni imposte dal regime comunista alla classe medica. Sono necessari permessi speciali per lasciare il paese, pena il carcere.
Se vi siete mai chiesti come possa diventare una nazione dopo 50 anni di totale controllo statale dell'economia avete solo bisogno di fare un viaggio a Cuba, cosa che io ho fatto la scorsa settimana. La storia Cuba è una storia con ramificazioni politiche infinite, sia per coloro che sono rimasti che quelli che hanno abbandonato l'isola. Le conseguenze economiche di 50 anni di ideologia totalitaria ed egualitaria dell'esperimento socialista sono oggi evidenti.