
Favole del comunismo
"Le mie favole del comunismo sono rifugi per sfuggire all'orrore"
Mentre Hoxha costruiva bunker, una bambina immaginava il futuro. Che ha trovato in Italia.
Intervista ad Anita Likmeta

Il martire che solo la Russia non capisce
La morte di Navalny indebolisce ancora di più l'immagine di Putin ai nostri occhi, sicuramente è un altro passo verso la non reversibilità del processo di isolamento di questa Russia dalle democrazie del mondo.

I Falchi Gender e la saggezza della Tamaro
In prima pagina sul Corriere della Sera oggi compare un’ode a Michela Murgia firmata da Roberto Saviano, due dei principali scrittori italiani. Con molta meno enfasi, un po’ nascosto nelle pagine interne, il Corriere della Sera ha pubblicato nei giorni scorsi un testo in cui Susanna Tamaro (la scrittrice italiana che ha venduto più copie di tutte al mondo, terza assoluta dopo Eco e Collodi) racconta la sua disforia di genere infantile: voleva disperatamente essere maschio, poi con l’adolescenza la questione si è “dissolta come neve al sole” e la riappacificazione con il proprio essere donna è stata naturale. Scrive la Tamaro che se fosse caduta nelle grinfie dei “falchi gender” a otto o dieci anni avrebbe avuto la pubertà bloccata dalla triptorelina per poi finire dipendente a vita da pillole e iniezioni di ormoni “perché la natura è più forte della cultura” e di certo di ogni cultura ideologica come quella che sottopone i bambini definiti “trans” a tali trattamenti. Michela Murgia e Roberto Saviano tifano invece per quella ideologia con i loro scritti imbevuti di teorie queer contro la famiglia naturale. E allora mi sono incaponito a cercar di capire chi ha ragione.
Le immagini della strage compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023
Uccisioni: oltre 1.200 - Ferimenti: oltre 6.000 - Rapiti e presi in ostaggio: 253
Il governo israeliano ha reso disponibile a tutti la documentazione visuale dei crimini commessi da Hamas durante l’attacco terroristico del 7 ottobre. Sono immagini terrificanti di una barbarie mai vista. Mostratele a tutti coloro che sostengono i palestinesi e i tagliagola maomettani.
[ clicca qui per vedere le immagini ]
https://saturday-october-seven.com/
Questo è quello di cui sono capaci i palestinesi: barbari che vivono nell'odio, nel fanatismo e che ambiscono al martirio. Gli stessi che l'11 settembre 2001 festeggiavano in piazza gli attacchi terroristici alle Torri Gemelle di New York
L’Istria riflessa nella lirica di Lina Galli
La poesia è sempre stata per Lina Galli un modo d’essere e uno strumento efficace per raccontare e rivelare con massima trasparenza i problemi collettivi. Attraverso la trilogia Giorni di guerra (1950), Tramortito mondo (1953) e Notte sull’Istria (1958), la poetessa è riuscita a raccontare il profondo dolore della sua gente durante e a seguito della Seconda Guerra Mondiale. Le prime due sillogi sono considerate lo specchio dell’Istria distrutta e travagliata dalla guerra.

Nasce il grande Museo delle foibe
Il governo stanzia 8 milioni: obiettivo realizzarlo in due anni a Roma. Lo gestirà la Regione
Il sogno di un grande Museo nazionale del Ricordo delle foibe e dell'esodo è diventato ieri realtà. Il Consiglio dei ministri, su proposta del premier e del responsabile della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha approvato il disegno di legge sull'istituzione del Museo a Roma.

Ma quali fascisti: gli esuli di Fiume erano italiani
Foibe, Umberto Smaila: "Ma quali fascisti: gli esuli di Fiume erano italiani" - Figlio di esuli istriani, Umberto Smaila ricorda quel periodo storico e commemora le vittime delle foibe. "Ci sono ancora un negazionismo esasperato e poca conoscenza della storia"
Figlio di esuli fiumani, Umberto Smaila porta nella propria storia famigliare le tracce di quel drammatico passato. E le testimonia appassionandosi, quasi a voler tenere viva la memoria di un tempo assoggettato per troppi anni a un ingiusto oblio. Alla vigilia del Giorno del Ricordo, il popolare cantante e intrattenitore non ha abdicato a questa personale missione e anzi, al Giornale.it ha spiegato l'importanza di una commemoriazione fedele alla realtà storica e priva di negazionismi.
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Papa Francesco è una catastrofe per la Chiesa in Europa e nel mondo
La storica ad Huffpost critica il Pontefice per la “autoreferenzialità”, per la “ambiguità” davanti alle guerre e all'antisemitismo, per l' “odio anti-occidentale”, per i silenzi sulle donne iraniane, sugli armeni, sugli abusi dei preti, per i fallimenti della diplomazia vaticana: “La Chiesa non conta più niente, il Papa è come un influencer”
23 Novembre 2023
Lucetta Scaraffia è storica e giornalista. Ha insegnato Storia contemporanea presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha curato Donne Chiesa Mondo, l'inserto mensile de L'Osservatore Romano, il quotidiano della Santa Sede, dal 2012 al 2019. Huffpost l'ha raggiunta per commentare le polemiche che sono sorte dopo gli incontri del Papa con le famiglie degli ostaggi israeliani e con i parenti dei palestinesi. I Rabbini d'Italia lo hanno criticato per aver mostrato una “gelida equidistanza”; i palestinesi lo hanno accusato di essersi rimangiato la parola "genocidio” in riferimento a Gaza.
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- Fu Lenin il vero maestro dei crimini di Stalin
- Dopo il tramonto è sera ad Occidente
- L’ultima follia dei “prof” di sinistra: cambiare nome al Natale per evitare “discriminazioni”
- "Via Che Guevara non si tocca". Torna l'ipocrisia "stradale" della sinistra
- Il Mondo al contrario
- Inutile negare l'evidenza. Il terrorismo rosso aveva le radici "culturali" nella propaganda del Pci
- Putin: elogi per Stalin, riabilitazione di Beria
- HRC e la Open Society Foundation di George Sorors: la mafia woke
- La Cina comunista fallì anche nel semplice compito di produrre acciaio
- Se anche la musica classica diventa razzista
- Le radici marxiste del "politicamente corretto"
- Cosa hanno fatto i comunisti alla mia famiglia nei gulag sovietici
- Tecnologie americane in Urss
- Dissenso Anticomunista - Emanuele Bartoli
- Le rovine di un campo di prigionia russo per l'estrazione dell'uranio
- Stiamo rovesciando la Storia, serve un elettroshok
- Suicidio occidentale. Perché è sbagliato processare la nostra storia e cancellare i nostri valori
- Si scrive Russia, si legge URSSIA
- Federico Rampini: «Putin ci sfida da 15 anni ma l’Occidente si autoflagella. Così perdiamo»
- Figli di Putin: Granato e Pillon
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