
Da dove nasce l’ideologia woke
È più forte di loro. Prendete un partito, un giornale, un gruppo di pressione, un comitato intellettuale, un collettivo di qualunque natura orientato a sinistra, e prima o poi si costituirà in ufficio permessi e divieti, tribunale dell’inquisizione. Dimenticherà di essere una parte, un partito rispetto al tutto e si sentirà super partes, stabilendo regole, osservanza e infrazioni. Sarà cioè inevitabilmente risucchiato da quell’ideologia che viene riassunta con l’espressione woke. In origine woke voleva dire essere svegli, poi è mutata in vigilanza – la famigerata vigilanza democratica – quindi è diventata sorveglianza. L’ideologia woke è di fatto un regime di sorveglianza che decide a chi rilasciare e a chi vietare i permessi di circolazione e a quali condizioni.

Per aver scritto un tema in classe
di Mario Adinolfi
Il 13 marzo 1975 lo studente diciottenne Sergio Ramelli, referente del Fronte della Gioventù all’istituto tecnico Ettore Molinari di Milano, rientra di sera a casa dopo aver parcheggiato il suo motorino. Si guarda attorno, sa che deve avere paura. In un tema in classe ha scritto parole contro le Brigate Rosse e in particolare contro l’assenza di reazioni istituzionali al primo atto omicidiario compiuto dal gruppo terrorista di sinistra: l’uccisione avvenuta nel giugno precedente di due militanti missini in una sezione del partito di Padova. Quel suo tema in classe è stato affisso nella bacheca scolastica indicando nell’autore un fascista da colpire perché “uccidere un fascista non è un reato”.
Lo sfregio alle foibe dei socialisti sloveni e croati
"Annullare la mostra al parlamento Ue"
Nove eurodeputati socialisti sloveni e croati hanno chiesto l'annullamento dell'iniziativa in ricordo della strage. Fidanza (Fdi): "Pagina molto buia per il Parlamento Ue"
12 Febbraio 2025- Le sinistre slovene e croate vogliono vietare la mostra sull'eccidio comunista delle foibe. Antiche ideologie e recenti ostilità si mescolano nella nuova Europa, dove nove eurodeputati socialisti sloveni e croati hanno scritto al presidente dell'Eurocamera, Roberta Metsola, esprimendo preoccupazione sulla mostra in ricordo delle foibe organizzata da Fratelli d'Italia al Parlamento europeo a Strasburgo. Il contenuto della mostra, che porta all'attenzione una delle più gravi pagine della storia del secolo scorso, viene definito "preoccupante" e "controverso", con la conseguente richiesta che l'iniziativa venga annullata.
Leggi tutto: Lo sfregio alle foibe dei socialisti sloveni e croati
Nascerà a Roma il Museo delle Foibe
Il museo del ricordo, dedicato alle vittime delle foibe e che nascerà a Roma, può diventare realtà. Il disegno di legge per istituirlo è stato approvato definitivamente e con voto unanime dalla commissione Cultura della Camera.
Woke è chi sostiene che l'ideologia woke non esiste
Ci sono anche quelli a cui sembra del tutto naturale, e per nulla ideologico, parlare di patriarcato neoliberista e di razzismo sistemico, di cultura dello stupro e di decostruzione del privilegio eterocisnormativo. E quando li chiameremo woke ci diranno: woke? Quale woke?
Leggi tutto: Woke è chi sostiene che l'ideologia woke non esiste

Il cortocircuito fatale della cultura woke schierata contro Israele
Tutto ciò che difende, dai diritti all’ambiente, è ben rappresentato dal paese che ha deciso di osteggiare. Ma in realtà, più che avere a cuore la libertà, il wokismo usa la difesa di alcune libertà per attaccare l’occidente e farne il colpevole di tutti i mali
Leggi tutto: Il cortocircuito fatale della cultura woke schierata contro Israele
Le foibe sono il capitolo italiano degli orrori del comunismo
di Marcello Veneziani - 04 Settembre 2021
Non avrei mai pensato di tornare a difendere la memoria delle foibe dall’oltraggio militante di collettivi intellettuali spalleggiati dall’associazione partigiani. Ritenevo ormai assodato il giudizio, l’orrore e la memoria delle foibe, seppure con diverse interpretazioni dei fatti e delle responsabilità. Ero poi riluttante a parlarne ancora perché pensavo che fosse sciagurato ridurre la storia agli stermini e alle sue pagine più nere. E mi pareva meschino cercare di usare il passato a scopi politici, propagandistici o di denigrazione degli avversari, che tornano così nemici, e assoluti. E invece un miserabile attacco, prima individuale poi collettivo, ha rimesso in discussione l’entità della tragedia istriana, dalmata e giuliana e l’opportunità di commemorarla a livello istituzionale con la giornata del ricordo.
Leggi tutto: Le foibe sono il capitolo italiano degli orrori del comunismo
Chi c'è dietro il (nuovo) Partito Comunista Italiano
Risalendo alle origini del (nuovo) Pci è emerso che a fondarlo sono stati Giuseppe Maj e Giuseppe Czeppel, nomi noti agli inquirenti italiani e francesi
Dallo scorso agosto il (nuovo) Pci è salito alla ribalta delle cronache per la lista di proscrizione dei "sionisti", all'interno della quale sono stati inseriti i nomi di giornalisti, politici, imprenditori, esponenti del mondo culturale e aziende, che avrebbero la colpa di sostenere Israele nella guerra contro Hamas. Si è acceso un faro su questa organizzazione anche e soprattutto per i toni utilizzati nei comunicati dal taglio eversivo, che invitano, tra le altre cose, a "rovesciare il governo Meloni rendendo ingovernabile il Paese fino a imporre un governo d’emergenza espressione degli organismi operai e popolari e del resto delle masse organizzate". Nonostante gli intenti e i toni, finora si è considerato il (nuovo) Pci come un'organizzazione secondaria, di poca importanza. Per capire meglio come possa muoversi, il Giornale ha indagato sulle origini di questo movimento, scoprendo, nelle sue fondamenta, collegamenti diretti con il terrorismo degli anni Settanta, Ottanta e Novanta.
Leggi tutto: Chi c'è dietro il (nuovo) Partito Comunista Italiano
- Quella verità "infoibata" sulla strage comunista di Vergarolla
- Favole del comunismo
- Il martire che solo la Russia non capisce
- I Falchi Gender e la saggezza della Tamaro
- Le immagini della strage compiuta da Hamas il 7 ottobre 2023
- L’Istria riflessa nella lirica di Lina Galli
- Nasce il grande Museo delle foibe
- Ma quali fascisti: gli esuli di Fiume erano italiani
- Papa Francesco è una catastrofe per la Chiesa in Europa e nel mondo
- Fu Lenin il vero maestro dei crimini di Stalin
- Dopo il tramonto è sera ad Occidente
- L’ultima follia dei “prof” di sinistra: cambiare nome al Natale per evitare “discriminazioni”
- "Via Che Guevara non si tocca". Torna l'ipocrisia "stradale" della sinistra
- Il Mondo al contrario
- Inutile negare l'evidenza. Il terrorismo rosso aveva le radici "culturali" nella propaganda del Pci
- Putin: elogi per Stalin, riabilitazione di Beria
- HRC e la Open Society Foundation di George Sorors: la mafia woke
- La Cina comunista fallì anche nel semplice compito di produrre acciaio
- Se anche la musica classica diventa razzista
- Le radici marxiste del "politicamente corretto"
Pagina 1 di 31