
Finché non sono venuto io stesso in occidente e ho passato due anni guardandomi intorno, non avevo mai immaginato come un estremo degrado in occidente abbia fatto un mondo senza volontà, un mondo gradualmente pietrificato di fronte al pericolo che deve affrontare... Tutti noi stiamo sull'orlo di un grande cataclisma storico, un'inondazione che ingoierà le civiltà e cambierà le epoche. Aleksandr Solženicyn
Leggi tutto: ARCIPELAGO GULAG: quel grido di Solženicyn che la sinistra non ascoltò

18 agosto 2016 - Oggi è morto lo storico Ernst Nolte, il primo a cogliere l'essenza della brutale repressione comunista e dell'ideologia bolscevica come razzismo di classe: La posizione dell'autore è che l'arcipelago gulag è un "evento più originario" di Auschwitz (sia in termini temporali sia in termini di causa-effetto) e che lo "sterminio di classe" operato dai bolscevichi è il "prius logico e fattuale" dello sterminio degli ebrei messo in pratica dai nazionalsocialisti. Pertanto i crimini nazisti possono essere interpretati come una conseguenza della "barbarie asiatica" dei bolscevichi. Hitler avrebbe preso esempio da Stalin e dai gulag, attuando una "lotta di razza" anziché una "lotta di classe". Minacciata di annientamento e dalla possibile estensione della Rivoluzione cominterniana ai territori tedeschi, la Germania avrebbe reagito sterminando gli ebrei, considerati all'epoca i fondatori del regime comunista.

Adattamento e traduzione dell'articolo originale da www.washingtonpost.com di Ilya Somin
Oggi è il primo maggio. Dal 2007, ho difeso l'idea di utilizzare questa data come Giornata Internazionale delle Vittime del comunismo.
Leggi tutto: Primo maggio: una data per le vittime del comunismo?

Il maître à penser dei liberali-liberisti, controcorrente ante-marcia, si spegne. Ma ha seminato bene. Il Foglio 6-3-2016. - Straborghese – Pubblichiamo ampi stralci del capitolo “Quel che il borghese deve sapere sugli intellettuali di ‘sinistra’” tratto dal pamphlet di Sergio Ricossa “Straborghese”, uscito nel 1980, a pochi anni dagli eccessi della contestazione, e pubblicato nel 2010 da Ibl Libri.
Leggi tutto: Sergio Ricossa - Lezione agli intellò di sinistra

Indro Montanelli concesse, anni fa, una serie di interviste televisive ad Alain Elkann, per Telemontecarlo, nelle quali giudicava la Storia italiana del Novecento. In una di queste interviste, espresse il suo giudizio storico su Palmiro Togliatti. Per Montanelli, Togliatti non poteva che essere una sorta di “servo di Stalin”.
Leggi tutto: Indro Montanelli: Togliatti esecutore degli ordini di Stalin

27 Gennaio: oggi si celebra in tutto il mondo il "Giorno della Memoria" una ricorrenza internazionale per ricordare le vittime dell'Olocausto. Le scuole fanno lezioni di storia sul tema dell'Olocausto, le televisioni pubbliche e private mandano in onda film che raccontano le deportazioni e le sofferenze patite dal popolo ebraico. Le librerie mettono in vetrina romanzi e saggi sugli orrori del nazismo. Tutta questa mobilitazione è certamente doverosa: il nazismo è stata una delle pagine nere della storia dell'umanità.

Addio a Robert Conquest, lo storico che svelò la vera natura del comunismo. Articolo di Francesco Perfetti - Il Giornale 06/08/2015
Ricercatore non allineato ha studiato l'Urss degli anni Trenta e il "grande terrore" - Si racconta - l'aneddoto fu diffuso dal grande scrittore inglese Kingsley Amis - che, dopo il crollo del comunismo, Robert Conquest (che di Amis era intimo amico e con il quale aveva firmato alcuni volumi) avesse proposto al suo editore inglese, che intendeva ripubblicare in versione aggiornata Il grande terrore, di modificare il titolo della sua opera più celebre nel provocatorio Non ve l'avevo già detto, fottuti idioti?.

Dopo averne boicottato i libri, l’Italia ha ignorato anche la morte di Robert Conquest, lo storico che svelò al mondo i crimini di Stalin.
Susan Sontag era una stella in visita al campus di Stanford nel 1990. Quando le venne presentato Robert Conquest, l’icona dell’intellighenzia liberal esclamò: “Tu sei il mio eroe!”, abbracciando poi lo storico settantenne. In quello stesso periodo il poeta e premio Nobel Czeslaw Milosz, parlando di Conquest, lo aveva definito “il poeta che aveva ragione”. Conquest si è spento alcuni giorni fa in California a novantacinque anni a causa di una polmonite. “L’uomo che ce lo aveva detto”, ha titolato l’Economist nel suo coccodrillo.