Ezov, Nikolaj (San Pietroburgo 1895 - Mosca 1940), uomo politico russo, capo della polizia segreta sovietica (NKVD, Narodnyj Kommissariat Vnutrennich Del, Commissariato del popolo per gli affari interni) dal 1936 al 1938, esecutore delle famigerate purghe staliniane. Aderì al bolscevismo nel 1917 e dopo aver servito nell’Armata Rossa entrò nell’apparato del Partito comunista come segretario di un obkom (comitato di distretto) della Repubblica socialista sovietica autonoma kirghiza (ora Kazakistan), ma in seguito fu destinato a coprire un posto di funzionario nel Comitato centrale a Mosca.
Mao Zedong (Shaoshan, Hunan 1893 - Pechino 1976), uomo politico cinese, leader della rivoluzione che portò all'instaurazione della Repubblica popolare cinese.
MAO: L'ADESIONE AL MARXISMO Nato da una famiglia contadina giunta a esercitare un piccolo commercio, si arruolò per un breve periodo nell'esercito nazionalista durante la ribellione (1911-1912) contro la dinastia Manciù; diplomatosi alla Scuola normale di Changsha, dove si avvicinò al pensiero occidentale approfondendo nel contempo la filosofia e la cultura cinesi, successivamente lavorò come assistente bibliotecario all'Università di Pechino. In questi anni entrò in contatto con le correnti politiche radicali e rivoluzionarie, e nel 1920 aderì al marxismo.
Stalin (assieme a Mao) è senza dubbio il più grande criminale della Storia. E' stato a capo dell'Unione Sovietica dal 1924 a 1953 anno della sua morte. Ha governato con estrema durezza, sulle orme tracciate del suo predecessore Lenin. Stalin ha utilizzato qualsiasi metodo nel perseguire i suoi scopi: non ha avuto scrupoli nel servirsi di omicidi politici, di processi farsa, e nell'ordinare la deportazione di milioni di persone. Stalin è arrivato al punto di favorire e indurre l'insorgere di ha indotto carestie per avere la meglio sui contadini ucraini.
Suscita sempre un po' di scandalo classificare Lenin come un criminale che si è macchiato dei peggiori misfatti e che ha instradato la rivoluzione russa sulla via della violenza e del terrore. Resiste seppure un po' appannato tra i militanti di sinistra, il mito della rivoluzione d'Ottobre e di colui che ne ha raccolto i frutti. Al tempo stesso si tende ad attribuire tutta la responsabilità a Stalin, il successore di Lenin. Tuttavia è ormai ampiamente dimostrato che Stalin ha soltanto proseguito sulla via tracciata da Lenin [si veda Lenin maestro di Stalin nella pratica del terrore] aggiungendovi solo un nuovo livello di paranoia e sadismo dovuto alla sua personalità.
Lenin era un uomo mosso dall'odio con un profondo disprezzo verso tutto e tutti: