
Nicolae Ceaușescu: (Scornicești, 26 gennaio 1918 – Târgoviște, 25 dicembre 1989) è stato per 24 anni il presidente della Romania comunista. Segretario generale del Partito Comunista Rumeno dal 1965, fu il Presidente della Romania e Presidente del Consiglio di Stato della Romania dal 1967 al dicembre 1989, anno in cui fu deposto e processato con le accuse di crimini contro lo stato (sic), genocidio e "distruzione dell'economia nazionale".

Continua la controversia fra gli storici se abbia ucciso più persone Hitler o Stalin. Il libro dello storico inglese Frank Dikötter Mao’s Great Famine. The History of China’s Most Devastating Catastrophe, 1958-1962 (Walker, New York 2010) ci ricorda che Mao Tse-Tung li batte di gran lunga entrambi, stabilendo record che forse superano anche Gengis Khan. Una cosa, secondo Dikötter, è sicura: il “Grande Balzo in Avanti” del 1958-1962 è il più grande crimine di tutti i tempi, la peggiore catastrofe mai causata da mano umana nella storia.

Pol Pot è il simbolo stesso della follia comunista, l'incarnazione del male assoluto e degli incubi peggiori. Pol Pot: pseudonimo di Saloth Sar (provincia di Kompong Thom 1925 - confine con la Thailandia 1998), uomo "politico" cambogiano. Fondatore del Partito comunista cambogiano, nel 1963 organizzò le formazioni guerrigliere dei Khmer Rossi, per opporsi in seguito al governo filoamericano instaurato da Lon Nol (1970). Deposto Lon Nol nel 1975 e divenuto primo ministro, avviò un progetto di "rieducazione" della popolazione cambogiana, che prevedeva la sua deportazione in massa nelle campagne e il lavoro forzato nei campi.

Jagoda, Genrich Grigorević (Lodz 1891 – Mosca 1938), uomo politico sovietico. Di origini ebraiche (il suo vero nome era Herschel Jehuda), aderì nel 1907 all’ala bolscevica del partito operaio socialdemocratico. Membro della CEKA (la polizia politica segreta) dal 1920, in seguito fu messo a capo della GPU e del NKVD. Jagoda fu tra i più accesi sostenitori di Stalin e fu tra gli artefici dell’eliminazione di Kirov e della successiva ondata di epurazioni in seno al Partito comunista sovietico (vedi Purghe staliniane).

Ezov, Nikolaj (San Pietroburgo 1895 - Mosca 1940), uomo politico russo, capo della polizia segreta sovietica (NKVD, Narodnyj Kommissariat Vnutrennich Del, Commissariato del popolo per gli affari interni) dal 1936 al 1938, esecutore delle famigerate purghe staliniane. Aderì al bolscevismo nel 1917 e dopo aver servito nell’Armata Rossa entrò nell’apparato del Partito comunista come segretario di un obkom (comitato di distretto) della Repubblica socialista sovietica autonoma kirghiza (ora Kazakistan), ma in seguito fu destinato a coprire un posto di funzionario nel Comitato centrale a Mosca.

Mao Zedong (Shaoshan, Hunan 1893 - Pechino 1976), uomo politico cinese, leader della rivoluzione che portò all'instaurazione della Repubblica popolare cinese.
MAO: L'ADESIONE AL MARXISMO Nato da una famiglia contadina giunta a esercitare un piccolo commercio, si arruolò per un breve periodo nell'esercito nazionalista durante la ribellione (1911-1912) contro la dinastia Manciù; diplomatosi alla Scuola normale di Changsha, dove si avvicinò al pensiero occidentale approfondendo nel contempo la filosofia e la cultura cinesi, successivamente lavorò come assistente bibliotecario all'Università di Pechino. In questi anni entrò in contatto con le correnti politiche radicali e rivoluzionarie, e nel 1920 aderì al marxismo.

Stalin (assieme a Mao) è senza dubbio il più grande criminale della Storia. E' stato a capo dell'Unione Sovietica dal 1924 a 1953 anno della sua morte. Ha governato con estrema durezza, sulle orme tracciate del suo predecessore Lenin. Stalin ha utilizzato qualsiasi metodo nel perseguire i suoi scopi: non ha avuto scrupoli nel servirsi di omicidi politici, di processi farsa, e nell'ordinare la deportazione di milioni di persone. Stalin è arrivato al punto di favorire e indurre l'insorgere di ha indotto carestie per avere la meglio sui contadini ucraini.

Suscita sempre un po' di scandalo classificare Lenin come un criminale che si è macchiato dei peggiori misfatti e che ha instradato la rivoluzione russa sulla via della violenza e del terrore. Resiste seppure un po' appannato tra i militanti di sinistra, il mito della rivoluzione d'Ottobre e di colui che ne ha raccolto i frutti. Al tempo stesso si tende ad attribuire tutta la responsabilità a Stalin, il successore di Lenin. Tuttavia è ormai ampiamente dimostrato che Stalin ha soltanto proseguito sulla via tracciata da Lenin [si veda Lenin maestro di Stalin nella pratica del terrore] aggiungendovi solo un nuovo livello di paranoia e sadismo dovuto alla sua personalità.
Lenin era un uomo mosso dall'odio con un profondo disprezzo verso tutto e tutti: