Battisti è un assassino, adesso Saviano e Vauro si scusino con le vittime

Troppi anni passati da sbruffone con calici alzati". Fratelli d'Italia contro intellettuali e politici che nel 2004 sottoscrissero l'appello di solidarietà a Battisti.

Finalmente catturato l'assassino Cesare Battisti, un delinquente protetto da governi delinquenti di sinistra".

Marco Silvestroni, deputato di Fratelli d'Italia, esulta la cattura per la cattura del terrorista rosso ma non fa sconti a quella sinistra che per troppi anni lo ha difeso e coccolato. "Troppi anni passati da sbruffone con calici alzati - tuona - da domani galera per lui e che ci sia finalmente vera giustizia per le vittime e i familiari". Resta l'amarezza dei famigliari delle vittime costrette a subire a lungo l'ideologia della sinistra che ha sempre giustificato le violenze dei Proletari armati per il comunismo (Pac). "Ho apprezzato il fatto che ora i terroristi vengono chiamati terroristi e non più 'ex'", dice all'Adnkronos Potito Perruggini, nipote di Giuseppe Ciotta, brigadiere di Polizia ucciso nel 1977 dai terroristi rossi. "Le vittime saranno sempre vittime e purtroppo non potranno mai essere 'ex' vittime del terrorismo".

"L'arresto in Bolivia di Cesare Battisti ci riempie di gioia". Anche Federico Mollicone di Fratelli d'Italia non nasconde la propria felicità per l'arresto di Battisti in Bolivia. "Per noi è solo un crudele assassino che non deve avere nemmeno le attenuanti della militanza politica - tuona - ha ucciso e rapinato per poi fuggire all'estero sicuro della protezione internazionale della sinistra al caviale dei salotti intellettuali italiani, francesi e poi brasiliani di Lula". Dopo che il terrorista verrà assicurato a un regime carcerario senza sconti di pena, il partito guidato da Giorgia Meloni vuole "le pubbliche scuse ai familiari delle vittime" da parte di Roberto Saviano, Vauro e "tutti gli intellettuali e i politici che nel 2004 sottoscrissero un delirante appello di solidarietà" a Battisti. "Certo - ha aggiunto Mollicone - Saviano dirà che ha ritirato la firma, pensate un po' dopo soli cinque anni ed essere diventato famoso. Non conta. Quella firma resta indelebile segno di infamia".

L'indignazione per la sponda garantita dalla sinistra a un assassino che in Italia dovrà scontare ben quattro ergastoli travolge tutto il centrodestra. Perché l'appello di solidarietà firmato nel 2004 da intellettuali e politici è ancora oggi uno schiaffo in faccia alle famiglie delle vittime. "Fa rabbia - ha commentato il ministro dell'Interno Matteo Salvini su Facebook - sapere che per decenni questo signore è stato difeso, coccolato, e si è goduto la vita in spiaggia, a Parigi, scrivendo, ballando, mangiando, cosa che ha negato di poter fare alle persone che ha ucciso". Il vicepremier leghista ha, tuttavia, invitato tutti a guardare all'oggi: "Quattro ergastoli è la storia di questo personaggio, peccato essere arrivati dopo tanto tempo, ma meglio tardi che mai. Giustizia è fatta".

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