giovani comunisti

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Per i professori e gli studenti in "okkupazione" con le bandiere rosse. Per le librerie che hanno 200 titoli sui lager nazisti (giustamente) ma neanche una copia di Arcipelago Gulag o dei Racconti della Kolyma. Per i mentecatti che sfilano con la falce e il martello, il simbolo di una ideologia che ha fallito ovunque e ha portato solo miseria morale e materiale. Leggi tutto

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I crimini del comunismo

Il comunismo ha commesso ogni genere di crimini: contro lo spirito, contro la cultura, contro il patrimonio dell'umanità. Tuttavia questi crimini non sono nulla al confronto dei crimini commessi nei confronti di uomini donne, bambini e famiglie.
E' stato calcolato che il comunismo abbia causato 100 milioni di morti. Leggi tutto

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Epigoni dei bolscevichi

I semplici e brutali slogan dei bolscevichi fanno ancora molta presa: non è infrequente sentire le vecchie trite e violente parole d'ordine ripetute fino alla nausea - e solo leggermente adattate - nei comizi di Grillo, nei "collettivi" dei centri sociali, nelle manifestazioni studentesche e negli scioperi. Leggi tutto

Terrore Rosso: campagna di terrore scatenata tra il 1918 e il 1921 durante la guerra civile nella Repubblica socialista sovietica federata di Russia (poi URSS) dal governo bolscevico e condotta dalla polizia politica (la famigerata CEKA di cui era capo Feliks Dzeržinskij), contro gli oppositori, o sospetti oppositori del regime e contro coloro che venivano classificati come “nemici di classe”, tra i quali i membri della piccola borghesia, e della nobiltà furono i bersagli principali.

La campagna fu giustificata dai massimi dirigenti del regime bolscevico con la necessità di difendere la causa rivoluzionaria socialista (vedi Rivoluzione d'ottobre). Nel luglio del 1918, per scongiurare la possibilità che le Armate bianche antirivoluzionarie potessero liberarlo, lo zar Nicola II fu assassinato con tutta la sua famiglia.

L’attentato a Lenin del 30 agosto provocò un’impennata del terrore rosso: seguì un’ondata di feroci esecuzioni in massa, cui fecero da contrappunto le rappresaglie e le azioni di guerra degli antibolscevichi, passate a loro volta alla storia con la definizione di “Terrore Bianco” ma in realtà si trattò di ben poca cosa in confronto alle spietate azioni messe in atto dai comunisti.

Tra il 1918 e il 1919 più di 200.000 persone furono assassinate dalla polizia segreta sovietica; altre centinaia di migliaia morirono in carcere o nei campi di concentramento, o furono inviate ai campi di lavoro forzato (vedi Gulag).

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